VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) - 20 lire 1816, I tipo, Torino.
Estimate: € 3,000.00 - € 4,000.00
Starting bid: € 3,000.00
Oro, 6,45 gr. - Diam. 21 mm.
Dritto: Testa nuda a sinistra, nel taglio del collo A. L.; - Rovescio: Stemma sabaudo sannitico coronato ed inquartato entro Collare dell'Annunziata.
Nomisma 508, Gigante 11 Molto raro
Esemplare di grande conservazione per il tipo di moneta.
m.SPL/q.FDC
Proveniente dalla prestigiosa Collezione Luigi Denina, esitata nell'asta Bolaffi 33.
Nato a Torino nel 1759, era il secondogenito di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Fernanda di Borbone-Spagna.
In seguito all'invasione francese fu molto insofferente delle decisioni politiche del fratello maggiore Carlo Emanuele IV, tanto da creare una corte parallela durante l'esilio forzato della famiglia reale.
Successe al fratello primogenito quando questi rinunciò al trono nel 1802: ma dei territori aviti rimaneva la sola Sardegna.
Dal 1806 al 1814 soggiornò a Cagliari, senza riuscire a sollevare le difficili condizioni in cui si trovava l'isola colpita da gravi carestie e dall'accresciuta pressione fiscale causata dalle spese della Corte reale.
Con la sconfitta di Napoleone Bonaparte tornò in possesso di tutte le sue terre e il 20 maggio 1814 rientrò a Torino.
Tra le sue poche iniziative si ricorda in particolare l'istituzione del corpo dei Carabinieri reali avvenuta il 13 luglio 1814.
Come buona parte dei sovrani della Restaurazione, anche Vittorio Emanuele I, ritornando sul trono abrogò tutte le nuove leggi senza comprendere che il tessuto sociale era ormai profondamente cambiato.
Travolto dai tumulti di Torino il 13 marzo 1821 abdicò in favore del fratello Carlo Felice.
Lasciato il trono, visse dapprima a Nizza, poi a Modena, Lucca e infine a Moncalieri, dove morì il 10 gennaio 1824.