ALIGHIERO BOETTI
®
(1940 - 1994)
Coperte e scoperte
Stima: € 45.000,00 - € 55.000,00
Base d'asta: € 35.000,00
1989
Ricamo su tela
17 x 19 cm
Opera accompagnata da certificato di autenticità a cura dell'Archivio Alighiero Boetti, Roma
Nel 1967 Sol LeWitt, nel suo Paragraphs on Conceptual Art, scrisse: [...] The idea becomes a machine that makes the art [...], principio rivoluzionario per i nuovi sviluppi della storia dell'arte con cui, per la prima volta, si teorizzava la messa al centro dell'idea quale principio più importante del meccanismo creativo. Tutto il resto diventava secondario, compreso l'atto di realizzazione materiale dell'opera che iniziò ad essere delegata a terze parti.
Un ventennio dopo, Alighiero Boetti decise di rifare proprio un simile principio, riattualizzandolo all'interno di una pratica di stampo post-concettuale che vedeva nella logica di separazione del proprio Io, nel gioco, nell'ironia e nelle riflessioni sulle dinamiche comunicative del linguaggio alcuni degli elementi fondanti una ricerca dall'impatto straordinario per le generazioni future.
Alighiero da un lato e Boetti dall'altro. Entità autonome, separate ed egualmente coinvolte nel processo creativo che fanno da specchio, a livello ancora più generale, alla separazione più macroscopica tra l'ideatore - l'artista - e l'esecutore, identificato, nel caso della celebre serie dei Ricami, mediante il coinvolgimento delle donne afgane a cui venne delegata la realizzazione materiale di quel nuovo e criptico alfabeto che resta indecifrabile se non ne si conosce la regola di lettura. Parlando di religione, lo stesso Boetti si rivolse a Salman (suo assistente e amico afgano) proprio in questi termini: Nell'Islam si può pagare qualcuno perché vada alla Mecca al tuo posto... è lo stesso per le mie opere.
Più in grande, l'analisi sul linguaggio di Boetti si contestualizza all'interno di uno scenario sociopolitico e di critica che riconosceva l'importanza dell'arte (e di conseguenza dell'opera) come un oggetto arte-veicolo comunicativo, ovvero come una vera e propria forma di comunicazione in grado di esercitare un impatto ben oltre i confini della sfera individuale.
Separazione e linguaggio. Questi i due punti fondamentali che rendono questa tipologia di opere (e questa in particolare per la rarità della frase che la rende ancora più preziosa - Coperte e scoperte) dei piccoli capolavori per l'evoluzione dell'arte del '900 mondiale.
PROVENIENZA:
Studio d'Arte Campaiola, Roma (timbro al retro)
Collezione Casamonti, Firenze (timbro al retro)
Collezione privata, Verona